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I NOSTRI CORSI
DAL 1999 AL 2021

THAÛMA, La meraviglia della vita

ANNO XXVIII 2021-2022

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Cari amici di Noesis,

è con grande piacere che quest'anno riusciamo a rivederci di persona.

Senza falsa modestia, crediamo che il programma di quest'anno risulti particolarmente interessante, sia per la qualità dei relatori sia per i contenuti: con il tema Thauma come meglio ci spiega il Prof. Girgenti nella sua presentazione vogliamo andare all'origine del concetto di filosofia, attraverso la meraviglia e lo stupore della conoscenza.

Per il momento non vogliamo tenere conferenze online, riteniamo che dopo il lungo periodo di solitudine, sia fondamentale uscire di cassa e riprendere i contatti umani, certo seguire le conferenze dal computer di casa può essere più comodo, ma è sicuramente più bello riassaporare il piacere di un incontro tra di noi e di un contatto diretto con i relatori.

Per la sicurezza e la tranquillità di tutti le conferenze verranno svolte nel pieno rispetto delle normative anti-covid vigenti.

Il presidente Paolo Tiberi

ELEUTHERÍA: IL SOFFIo DELLA LIBERTÀ

ANNO XXVIII 2020-2021

Corso 2020

L'aspirazione alla libertà è come aprire una gran finestra sull'universo e immergersi, ma la libertà è stata un barlume di luce uscito dalle profondità del genere umano, che risalendo da millennio in millennio fino a oggi si è fatta faro luminoso. E la Filosofia si ricollega alla maturazione di precise condizioni storiche, infatti sorge quando si assiste per la prima volta al fiorire delle libertà politiche. Per Hegel l'idea di libertà si realizza soltanto nel mondo germanico-cristiano, ossia nell'epoca moderna. Per Kant i postulati della legge sono innanzitutto e fondamentalmente la libertà, l'immortalità dell'anima e l'esistenza di Dio (Critica della Ragion pratica). E infine l'uomo è libero perché possedendo il libero arbitrio può scegliere tra bene e male. Ma la libertà autentica è ciò che realizza pienamente il Bene (S. Agostino). La libertà ideale è immensa, infinita, quella personale e sociale è limitata e cerca di riflettersi nella prima, anche se talvolta è come la corrente del fiume che non può portare con sé le nuvole che si specchiano (Fabrizio Caramagna). Noi indagheremo oggi attraverso 25 incontri quali sono le condizioni della nostra libertà, non quella sentita o percepita, ma ragionata.

 

Il fondatore G.B. Paninforni

DIGNITAS HOMINIS
DALL’HOMO SAPIENS ALL’UOMO TECNOLOGICO

ANNO XXVII 2019 - 2020

Dignitas_hominis

Con un giudizio celebre, Winckelmann affermò che l’ideale di dignità umana trova un’espressione sublime nel volto del Laocoonte, simbolo dell’uomo preso nella lotta contro le forze avverse degli dei e, insieme, icona della “tranquillità nella sofferenza”.

Le sfide che incombono sulla dignità umana assumono forme storicamente mutevoli, ma resta costante l’appello che esse rivolgono alla ragione umana e all’agire morale. Di qui si apre il campo senza confini di una riflessione filosofica costantemente aperta al confronto con i tempi, e però anche dialogante con il ricchissimo patrimonio di idee che il passato ci consegna.
La filosofia ha sempre sottolineato che il valore della persona umana dipende dalla libera risposta di essa (come lo realizza), ma anche dalla tutela della società (come lo riconosce).

Ai nostri giorni, si pone inoltre il quesito della migliorabilità della natura umana (e non solo della condizione) attraverso la tecnica. Ineludibile, in questo contesto, interrogare la scienza per comprendere fino a che punto le sue straordinarie conquiste possano rappresentare delle vere opportunità di promozione della dignità umana e dei suoi molti correlati, tra cui la libertà, la salute, l’educazione, la giustizia, la tutela dell’ambiente, la convivenza civile e - non ultimo - quel sommo problema filosofico che è la felicità.
 

Marco Pellegrini (Presidente Noesis)

SULLE TRACCE DEI MAESTRI DEL PENSIERO RIVERBERO DEI CONTEMPORANEI

ANNO XXV 2017-2018

Sulle tracce dei maestri del pensiero

In filosofia non esistono momenti che segnino decisamente un prima e un poi, non ci sono come nella scienza punti di non ritorno, altrimenti non leggeremmo oggi i testi di Platone (D. Di Cesare).

Cosa è stato per noi in questi venticinque anni: un continuum di ricorsi e svelamenti, consapevoli che la verità ha sempre un ultimo velo.

Il tema del maestro classico e del discepolo contemporaneo, nelle vesti dei nostri Relatori, che caratterizza questa edizione è il paradigma dell'eterno cammino umano. Tutto sta infatti nel saper usufruire e aggiornare il passato, con quelle intuizioni di cui il presente ci informa.

Diceva Italo Calvino: "Perché i classici? Perché ti pongono sempre nuove domande, ti possono sempre stupire..."

IL FINITO, L'INFINITO,L'ETERNO

ANNO XXVI 2018-2019

Il finito, l'infinito, l'eterno

Per gli esseri umani c'è un solo modo di vivere davvero: conoscere, perché la ricerca, come la Filosofia, è un bisogno dell'anima. Il desiderio, del resto, è la conoscenza dell'infinito e noi lungo i sentieri del nostro tempo ci sorprendiamo a oltrepassare il mondo e noi stessi, come attratti da un itinerario che parte dal presente, per sé finito, che sospinge nell'infinito e approda all'eterno. Quell'eterno ove si acquieta il desiderio umano.

Una riflessione su tale processo esistenziale non è un vagare inutile, ma un interrogativo forte che dentro preme e ci inquieta, infatti la prima esperienza del finito ci è data dalla sorte più crudele tra gli animali umani: la consapevolezza di morire un giorno e non porvi rimedio. Tuttavia a quel destino tragico tentano di far fronte gli "Ultraumanisti", una scuola di pensiero sorta negli anni novanta, che ritiene sia possibile valicare la morte e raggiungere l'immortalità.

Anche altri scienziati sono convinti che il decadimento del corpo si possa fermare. Ciò a prova della ribellione dell'uomo al finito. Per paradosso dunque il tema prescelto, che a prima vista ci pareva ozioso, diventa più pressante delle cose umane in cui siamo quotidianamente immersi. E allora, se il mondo si offre ogni mattina in regalo all'uomo, ai suoi occhi e non soddisfa è forse perché la pulsione dell'infinito e dell'eterno è dentro di noi.

L'amore stesso, nel suo imperio sospinge oltre: "E' il ponte che unisce il tempo all'eterno", come sostiene Herbert Spencer. Platone diceva che la conoscenza che la geometria cerca è quella dell'eterno.

Anche gli stessi eroi dell'Iliade morivano confidando nell'immortalità della gloria. Il finito e l'infinito appartengono alla categoria del tempo.

L'eterno no, sta a sé come mistero sospeso da contemplare. E' eterno presente. Noi, compresi dell'importanza del tema, intendiamo approfondirlo declinandolo in venticinque incontri, ove molti nuovi maestri e altri di lungo corso ci illumineranno.

SPAZI D'OCCIDENTE. L'UMANITA' IN CAMMINO, QUALE DESTINO PER L'EUROPA

ANNO XXIV 2016-2017

Spazi d'occidente

L'Europa non è un'area delimitata da una linea che circoscrive terre, è una moneta unica, è un territorio, ma è innanzitutto uno spazio di civiltà, di evoluzione culturale, un orizzonte ove l'umanità ha raggiunto, pur dialetticamente, un alto grado di conoscenze nelle varie forme, ma specialmente di quelle che plasmano l'anima: Filosofia, Religione, Diritto, Arte, Scienze, in funzione reciproca, come sintetizza Albert Einsten: è La scienza senza la filosofia è arida, la filosofia senza la scienza è vuota.

La scienza senza la religione è zoppa, la religione senza la scienza è cieca...

HOMO SUM HUMANI NIHIL A ME ALIENUM PUTO
Sono un uomo, e nulla di ciò che è uomo mi è estraneo

ANNO XXIII 2015-2016

Anno 2015-2016

Un giorno vive l'uomo, da millenni si genera l'Umanità.

Esperienza assoluta che ha permesso all'uomo di farsi coscienza della propria storia traducendola nel tempo con i suoi miti, simboli e verità: signore dell'Eden, prole di dei per gli Elleni, figliolanza divina pe i Cristiani.

Nel Medioevo emerge "la forza rinnovatrice e civilizzatrice del cristianesimo, che unì i vari popoli in contrasto e ne foggiò in maniera omogenea la cultura europea". (R.S. Lopez, CH. Dawson).

Soltanto uno sguardo alla cultura comune ci può far sognare ancora oggi un rinascimento europeo. Nel Quattrocento e Cinquecento si avvalora l'attività umana, si cerca quasi il divino nel mondo e nell'uomo, con le sue capacità creative e libertà di scelta. Nei secoli successivi valga su tutti l'ammonimento universale di Kant, degno sempre d'essere richiamato, con due imperativi etici: "Agisci in modo da considerare l'umanità, sia nella tua persona, sia nella persona di ogni altro, sempre come scopo, mai come semplice mezzo".

LA PAROLA
Se c'è un abisso invalicabile la parola lo attraversa

ANNO XXII 2014-2015

La parola

Tale nella veste solenne antica, come alla prima - sulla vasta scena dell'universo, distesa nella divinità - appariva LA PAROLA, alla prima ora, all'inizio del tempo. In principio era il Verbo. Ma prima fu il silenzio del mondo, l'arcano, il misero sospeso avanti l'evento.

Silenzio che ha lasciato tracce, frammenti di sé nelle pause musicali, negli spazi della scrittura, nelle cose che non possono essere dette - quando si alza lo stupore prima di un incontro o quando cade il silenzio tra due, sorpresi di una fine. Dal suono incerto dell'uomo preistorico allo scrigno della logica greca, dalla facondia dell'oratore romano all'universo dire dell'ultimo millennio, fluiva la parola fra i popoli. Cogliere e seguire il filo che percorre la trama della traiettoria umana sarà il compito arduo di questa XXII edizione filosofica, per spiegare la parola come anello tra il visibile e l'invisibile, tra spirito e materia, "ponte gettato sul vuoto tra anima e anima". (N. Tommaseo).

La parola è un mistero, un enigma. La sua forza intrinseca l'abbiamo sperimentata, è dirompente, lacerante, colpisce fino a piegare l'animo, a umiliare, fino alla morte.

FILOSOFIA CREATIVITA' RINNOVAMENTO

ANNO XXI 2013-2014

filosofia, creatività, rinnovamento

"Tutti gli uomini per natura desiderano conoscere", ma questa aspirazione solo nella socialità trova compimento e sviluppo. Così Dante nel Convivio interpreta Aristotele. Ma  più recentemente appare evidente che le organizzazioni culturali, le iniziative non solo allargano le conoscenze, ma "producono coesione sociale".

Nella "caverna" siamo incatenati, fuori gli altri sono la filosofia. Siamo sulla soglia della verità. Nel 23° Congresso mondiale della filosofia di Atene, si sono ritrovati 2000 filosofi a speculare su philosophy as inquiry and way of live, la vita come discussione e ricerca o se vogliamo: la responsabilità della filosofia deve avere confronti della società. "La filosofia non è solo farra di documenti, ma anche di azione", afferma il filosofo Chen Hsuech di Taipei.

Ma chi si assume questa funzione è perché parte da un dato a priori, presupposto: l'Enèrgheia, che solo la Filosofia contiene in sé come potenza di rinnovamento dell'uomo speculativo. E' un lampo che irrompe sulla superficie per farne un abisso, vampa illuminante mentre brucia, sorgente perenne che esonda. 

STRADE CHE PORTANO LONTANO
Il mondo è un libro e chi non viaggia legge solo una pagina (S. Agostino)

ANNO XX 2012-2013

Strade che portano lontano

Tribù erranti per lande selvagge nella preistoria; Argo che affida a cinquanta giovani temerari l'impresa del vello d'oro, agli albori della civiltà; sette fanciulli e sette fanciulle ateniesi mandati in pasto a Minotauro; Troia combusta e il ritorno del suo eroe ad Itaca, dopo dieci anni di sventure.

Sono riverberi di lampi giunti alle nostre soglie come miti, purificati nel tempo e ripercorsi ai nostri giorni "per decifrare l'esistenza, gli enigmi del mondo, il senso delle nostre vite individuali e collettive". (D. Demetrio).

Diversa è la narrazione del mercante - esploratore Marco - Polo, diversi i diari di Colombo alla ricerca di "un altro mondo", di Magellano nel periplo del globo, lontana è la cronaca televisiva dell'astronauta sula luna, poiché la meta è sconosciuta, raggiungibile con l'ingegno più della tecnica che non col sentire del cuore.

L’UOMO E IL TEMPO

ANNO XIX 2011-2012

L'uomo e il tempo

Perturbatore e affascinante è il concetto filosofico di tempo, perché strettamente coinvolto nell'impasto esistenziale di ognuno di noi.

La vita, la morte, il dolore, la felicità, il passato e il futuro  sono vincolanti all'idea del tempo. Non c'è esperienza del reale che non intrecci con esso  una simbiosi significante: l' inizio di un amore, la fine di una malattia, la durata di una vacanza dopo un periodo di lavoro.

Quante domande ci interrogano sul tempo e quanto tempo hanno dedicato all'argomento le mani speculative di ogni secolo.

Parmenide o negava liquidandolo come doxa (opinione). Zenone, suo discepolo, cercava il paradosso di Achille e la tartaruga. Per Platone era "l'immagine mobile dell'eternità", mentre Aristotele lo interpretava come "l'ordine misurabile del movimento". Sant'Agostino, dal canto suo, sapeva cosa era il tempo quando non glielo chiedevano e, in epoca moderna, da un osservatorio più scientifico, Albert Einstein ha risolto con una battuta il tempo e la sua relatività lasciando intendere che un'ora passata con una bella ragazza non è la stessa cosa di un'ora trascorsa sopra una stufa accesa. 

IL GIOCO DELLA VITA TRA RAGIONE E PASSIONE

ANNO XVIII 2010-2011

Il gioco della vita tra ragione e passione

A una fonte ci si inginocchia, ci si china, si beve dalla sorgente che sgorga pura, fresca, ma anche ci si specchia. La fonte è metafora del sapere e la filosofia lo specchio della vita degli uomini.

C'è una tradizione filosofica attraverso cui si può decifrare i tratti della nostra identità sociale e personale, come oggi ci sono orientamenti di pensiero forse disordinati che tentano di dar voce al nostro presente.

C'è una teoria che passa nel cielo della teoria e una che s'incarna nel sentire e agire all'interno dell'uomo: la parola prodotta è in un punto del tempo. Sulla via filosofica ci vogliamo riconoscere come soggetti di vita e non semplici oggetti di passione, come vogliamo reperire pure un orizzonte di senso, senza di cui l'uomo non può vivere.

"Se è vero che la felicità non ignora la passione è altrettanto vero che non si accontenta di una gioia passiva, perché la felicità vuole creare", come dice un filosofo contemporaneo.

Su questo tracciato NOESIS conta la sua XVIII pietra miliare, uno spazio che ognuno ha l'ambizione di esplorare.

IL CIELO, TRASCENDENZA E DESIDERI LA TERRA, RADICI E CORPO

ANNO XVII 2009-2010

Il cielo

La Terra nel travestimenti del tempo e nel ciclo delle stagioni, quando geme l'inverno, germina la primavera e fruttifica l'estate, non si sofferma, ma riprende il suo corso. Ogni giorno al suo declino il sole non muore e risplende il giorno dopo in Cielo, nel perenne volgere dei corpi celesti. Due spazi tra i quali l'uomo pone la sua dimora e vi affida vita e desideri. Non sappiamo bene dove andiamo.

Siamo emigranti nel tempo, esuli dal nostro passato e in transito attraverso l'evanescente passerella del presente. L'Humanitas è qualcosa che l'uomo è continuamente a rischio di perdere. Ma se abbiamo lo slancio di andare oltre noi stessi, allora è possibile incontrare lo spirito è nell'altro, condizione per interesse un dialogo, trovare una risposta , resistere al fallimento della vita.

E' il modo interiore che orienta le nostre azioni.

IL BENE, IL MALE

ANNO XVI 2008-2009

Il bene, il male

Sapere non basta, occorre riflettere; è l'esortazione cui conduce la filosofia, poiché tutti sentono, molti sanno, pochi riflettono.

Agli amici della Filosofia presentiamo "Il Bene, il Male. Per una nuova etica", come tema guida della XVI edizione del 21 incontri di Filosofia, organizzati dall' Associazione NOESIS di Bergamo.

La categoria del Bene e del Male è apparsa subito agli albori dell'umanità e ne ha chiesto ragione ai nostri progenitori, ma ad ognuno di noi essa si presenta in ogni istante del giorno, come ci trovassimo di fronte a due porte. una bianca del bene e una nera del male, sebbene talvolta ambedue siano grigie, ambigue. E ciò ci sorprende e coinvolge personalmente. "Il bene supremo è la felicità" pe Aristotele, il male è l'ombra del bene, "è l'oscura simulazione dell'onnipotenza" per Sant'Agostino. La complessità dell'argomento ci ha indotto a tracciare un cammino a più quesiti con Relatori già noti e altri nuovi, portatori degli studi avanzano, onde identificare un'etica che permetta una condotta sociale vagliata e una morale riflessa.

OLTRE IL LIMITE: IL CORAGGIO DI NUOVE SPERANZE

ANNO XV 2007-2008

Oltre il limite

Non si dovrebbe volgere indietro lo sguardo, dopo aver posto le mani all'aratro, ma per fare un consuntivo, una somma bisogna pur attraversare gli spazi, seguire la scansione delle tappe, contare le cifre, gli addendi. E la somma quest'anno è bella tonda perché raggiunge la XV edizione; sa di anniversario, commemorazione appunto di un anno speciale, di quel primo anno nato 15 anni fa in un'aula del Vittorio Emanuele II di Bergamo, con allievi freschi di maturità. Caso insolito. Il titolo del tema, declinato da eminenti relatori in ventidue incontri, è: "Oltre il limite, il coraggio di nuove speranze". Esso suona come un carica, uno sconfinamento di ciò che è, si trova, accade al di là di un dato confine, limite. Che è poi la condizione autentica filosofica di chi, sospinto da curiosità o da una forza endogena d'irrequietezza, valica il dato per vedere ciò che ancora non si vede più oltre, più in là. E' la speranza che sorregge e incita al cammino, l'"èpis" greco, non vuota, non infondata, ma come motore indispensabile per vivere bene, con gioia, perché paradossalmente la speranza è già via d'uscita, soluzione, avere già nel presente il futuro.

DALLA DISPERSIONE DELL'IO ALL'UNITA' DELLA PERSONA

ANNO XIV 2006-2007

Dalla dispersione dell'io all'unità della persona

Il tema filosofico prescelto è di grande attualità. L'indagine punta direttamente su quell'entità multiforme, solo apparentemente "diversa", che è l'Io, la Persona.

Ma posto come Soggetto stesso può scindersi in Oggetto quando diventa, mediante l'autocoscienza, oggetto dell'autoriflessione, si fanno incontro i due poli della dinamica: il Soggetto, l'Io e l'Oggetto, l'esterno, il mondo, l'altro. In questa relazione dell'Io con l'Altro si costituisce la Persona.

Scandagliare l'animo umano e indagare la natura è un cammino difficile, ma affascinante. Permette all'uomo di ampliare le prospettive e non solo di moltiplicare i punti di vista, ma anche di dilatare le proprie capacità cognitive e attive.

L'impegno, per cui volentieri ci siamo profusi, ha lo scopo di ribadire la centralità e l'attualità del pensier filosofico e di divulgarlo affinché le soluzioni, o le proposte di soluzioni, diventino materiale di riflessione per il presente e i futuro.

Associarsi a NOESIS è la modalità pratica per sostenere l'iniziativa. Consente a noi di far fronte agli impegni derivanti dall'organizzazione delle conferenze, e a chi ci sostiene di divenire soggetto attivo della promozione.

FILOSOFIA PENSIERI PRATICHE DI VITA

ANNO XIII 2005-2006

Filosofia

"Una filosofia concepita come pensiero che sostiene la vita e che illumina e guida l'azione dell'esserci... In questo senso il filosofare fa tutt'uno con la vita dell'individuo, che si traduce, oggettivamente, in un rapportarsi, un indagare, un produrre ed un agire..."

Karl Jaspers: Del resto, lo Statuto dell'Associazione NOESIS, che si prefigura "...di diffondere e valorizzare la conoscenza, la riflessione e lo studio della cultura filosofica, anche ponendosi in relazione e confronto con altre tipologie del sapere, nonché con i molteplici aspetti dell'essere umano e delle sue storiche espressioni..." contempla, tra le sue aspirazioni, di veder crescere la partecipazione, non solo di presenze, ma anche di un'effettiva e significativa esperienza di scambio e arricchimento comune. L'invito pertanto spassionato è di aderire a Noesis (versando una quota d'iscrizione o contribuendo  con una libera offerta) con lo scopo di sviluppare e accrescere l'attività dell'Associazione ed avvalersi del contributo di Relatori stimati in ambito accademico.

la verità nel 900

ANNO XII 2004-2005

La verità nel 900

Dodici anni or sono, un gruppo di amici, animati dal Professor Giovanni Paninforni, decisero di organizzare annualmente, presso l'Istituto Vittorio Emanuele di Bergamo, una serie di incontri aperti al pubblico interpretando il desiderio di molti di approfondire e confrontarsi con temi e problemi di natura filosofica.

Il crescente successo ha portato, anno dopo anno, ad aumentare il numero degli incontri annuali e l'importanza dei relatori, di conseguenza, si è presentata la necessità di costruire una struttura organizzativa di maggior solidità.

A fine giugno di quest'anno, pertanto, il "gruppo" si è trasformato, con proprio atto costitutivo e statuto davanti ad un Notaio, in una vera e propria associazione, secondo queste finalità: "...viene costituita..." l'Associazione NOESIS - Libera Associazione per la diffusione e lo studio delle discipline filosofiche - ONLUS" L'associazione non ha fini di lucro è apartitica, apolitica, aconfessionale e non proclama o difende alcuna ideologia. L'associazione ha lo scopo di diffondere e valorizzare la conoscenza, la riflessione e lo studio della cultura filosofica, anche ponendosi in relazione e confronto con altre tipologie del sapere, nonché con i molteplici aspetti dell'essere umano e delle sue storiche espressioni.

FILOSOFIA INQUIETUDINI E CERTEZZE NELLA STORIA DEL PENSIERO

ANNO XI 2003-2004

Inquietudini e certezze

LE ORIGINI DELLA CULTURA EUROPEA

ANNO X 2002-2003

Le origini della cultura Europea

PENSIERI FORTI IN LIBERTA'

ANNO IX 2001-2002

Pensieri forti in libertà

DALL'ETA' MODERNA AL NOVECENTO

ANNO VIII 1999-2000

Dall'età moderna al Novecento
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